Fisia Italimpianti partecipa al Global Water Summit: Matteo Buzzetti presenta la visione del futuro della dissalazione

In occasione del Leadership Panel sul futuro della dissalazione in apertura del Global Water Summit, Matteo Buzzetti è intervenuto offrendo una visione strategica sull’evoluzione del settore e sul ruolo di Fisia Italimpianti nei prossimi anni.
Uno dei temi centrali è stato il potenziale della dissalazione come fonte non solo di acqua dolce, ma anche di minerali. Il cosiddetto brine mining – ovvero il recupero di sali e metalli dal concentrato salino prodotto dagli impianti – rappresenta un’opportunità interessante per il futuro. Tra i minerali potenzialmente estraibili figurano cloruro di sodio, idrossido di magnesio, solfato di potassio, boro, litio, stronzio, calcio e rubidio. sebbene le attuali tecnologie disponibili (come la precipitazione chimica selettiva, la cristallizzazione frazionata, la distillazione a membrana e l’osmosi inversa ad alta pressione) non siano ancora competitive dal punto di vista economico - a causa degli alti costi di estrazione e delle basse concentrazioni – è un tema che dovrà essere tenuto in considerazione nel futuro.
Per il mercato della dissalazione, in un arco temporale di cinque anni, è prevista una crescita tra l’8% e il 10%, trainata da fattori climatici e dall’aumento della domanda idrica. In particolare, il bacino del Mediterraneo e il Medio Oriente saranno le aree geografiche a maggiore espansione, quest’ultima anche grazie alla forte spinta economica in atto.
Fisia Italimpianti continuerà a svolgere un ruolo di primo piano nel settore, consolidando la propria leadership e puntando a rafforzare la propria presenza anche nella gestione operativa degli impianti, grazie al supporto e all’integrazione con il Gruppo Webuild. Una delle sfide più importanti sarà l’integrazione tra impianti di dissalazione ed energie rinnovabili, con l’obiettivo di ridurre il ricorso ai combustibili fossili e migliorare la sostenibilità ambientale dei processi.